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2) Carona (m. 1116) – Rifugio Longo (m. 2028) - Rifugio Calvi (m. 2025)

Percorso:
Carona (m. 1116), Lago del Prato (m. 1650), Rifugio Longo (m. 2028), Lago del Diavolo (m. 2142), Selletta (m. 2372), Rifugio Calvi (m. 1116)
Cartografia:
Kompass 1:50.000 n°104 Foppolo – Valle Seriana
Lunghezza:
Km. 24 ca
Dislivello:
1300 m.
Durata:
4,00 h
Difficoltà:
BC + /OC
Periodo:
giugno - settembre
Terreno:
sterrato - sentiero
Ciclabilità:
75% (1,00 h bike in spalla dal Lago del Diavolo alla Selletta)
Note:
Accertarsi previsioni meteo

Itinerario di montagna impegnativo nel tratto da rifugio a rifugio e quindi da affrontare con preparazione e informandosi anche sulle previsioni meteo. Partenza da Carona (m. 1116) nei pressi di un tornante che si raggiunge seguendo le indicazioni per i rifugi che si trovano all’inizio del paese.

La partenza è di quelle toste 18-20% senza possibilità di riscaldamento,chi volesse può parcheggiare fuori dall’abitato di Carona e raggiungere il punto di partenza pedalando un poco su asfalto. Intrapresa la salita incontrerete dapprima l’abitato di Pagliari (m. 1313) grazioso borgo ben conservato con i suoi tetti in ardesia, poi sosta di rito alla cascata che scende dalla Val Sambuzza (m. 1420) con spruzzata d’acqua più o meno gradita a secondo della stagione.

In questo tratto la pendenza è sempre molto sostenuta e vi accompagnerà fino a poco prima del Lago del Prato (m. 1650). Al prato del Lago (m. 1650) trovate l’unico bivio della giornata, prendete a sinistra per il Rif. Longo (m. 2028) mentre quella di destra sarà la strada del ritorno che giunge dal rifugio Calvi (m. 2025). Da qui si sale con pendenza costante affrontando qualche tornante, la strada poi diventa una lunga diagonale alle pendici del monte Masoni intervallata da numerose cascatelle.

Sconsigliato attardarsi in questo tratto nelle calde giornate estive, in breve si giunge al rif. Longo (m. 2028) alle spalle la parete del Monte Aga (m. 2720). Dopo la sosta di rito al Rifugio Longo si riprende la strada che sale verso il Lago del Diavolo (m. 2142) , primo tratto impedalabile ma poi va molto meglio e in 15 min. si giunge al lago, ai piedi della spettacolare parete del Monte Aga (m. 2720).

Attraversato il muro della diga inizia il vostro calvario bici in spalla, ma la vista sul Lago del Diavolo e sul Monte Aga (m. 2720) vi aiuterà a superare la fatica che in circa un’ora vi depositerà su un minuscolo passo chiamato Selletta (m. 2372) da cui lo sguardo spazia sull’intera conca del Rifugio Calvi, ben visibile da qui.

La discesa che scende verso il Rifugio Calvi (m. 2025) nel primo tratto con bici a spinta è abbastanza tecnica e richiede parecchia attenzione per non perdere la retta via, la bellissima piramide del Pizzo del Diavolo (m. 2916) vi farà compagnia in questo tratto. Giunti sul fondo della valle , in pratica la sorgente del fiume Brembo, in direzione del Rifugio Calvi dovrete fare i conti anche con un paio di strappetti da bici a spinta per poi giungere pedalando al Rifugio Calvi (m. 2025). Fatto il pieno di carboidrati al Rifugio Calvi non vi rimane che intraprendere la discesa dapprima costeggiando il bacino artificiale del Fregabolgia e poi per sterrato fino a Carona nel totale rispetto degli escursionisti che vi capiterà di incrociare.

Salita al Monte Aga (m. 2720)
Una variante escursionistica molto interessante e consigliata ai più esperti è quella che in circa un’ora di salita con qualche passaggio di 1° grado (niente di impegnativo ma sconsigliata ai meno esperti di montagna) vi porta sulla cima del Monte Aga (m. 2720) ove è quasi certo potrete ammirare più o meno a distanza gli stambecchi. In pratica dalla Selletta invece di prendere il sentiero in discesa che sarà poi il vostro itinerario di discesa in bike, tenetevi in quota sino a raggiungere un’insenatura strapiombante sul lago del Diavolo (m. 2142) e da li risalite la cresta su tracce evidenti di sentiero, un minimo di attenzione al ritorno al fine di non perdere la traccia di discesa.

Gallery Fotografica Carona -> Rifugio Longo -> Rifugio Calvi

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