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Zambla Alta (m. 1197) - Plassa (m. 1169) - Capanna 2000 (m. 2000) - Sentiero basso dei Fiori
Lago Branchino (m. 1784) - Baite di Mezzeno - (m. 1591) – Capovalle (m. 1130) - Santuario della
Coltura (Lenna m. 485) – Zogno (m. 320).
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Kompass 1:50.000 n°105 Lecco – Valle Brembana
Kompass 1:50.000 n° 104 Foppolo- Valle Seriana |
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Km 50 ca.
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1400 m. ca.
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6,00 h
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BC+ / OC
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Giugno – Ottobre
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Asfalto - Sterrato - Sentiero - Mulattiera
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80 %
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Questo itinerario parte ed arriva nei pressi del piazzale del mercato di Zogno (m.334), che si raggiunge in auto svoltando a dx. al primo semaforo arrivando in paese, risalendo la valle, dopo circa 300 m. a sin. Onde evitare 20 km. di asfalto e quasi 900 m. di dislivello, sarebbe meglio organizzarsi lasciando un'auto al piazzale del mercato al fine di recuperare al ritorno, quella con cui raggiungerete Zambla Alta. Una premessa fondamentale, questo itinerario si svolge per un lungo tratto sul Sentiero dei Fiori, uno fra i più interessanti itinerari naturalistici delle Prealpi Bergamasche, è richiesta quindi grande sensibilità nei confronti della natura e degli escursionisti che incontrerete nel tragitto. Raggiunto Zambla Alta (Oltre il Colle) parcheggiare nei pressi del bivio per Plassa (m.1169). Dal bivio, dapprima in discesa su strada asfaltata in circa 4 km. raggiungerete Plassa, questo tratto può essere utile come riscaldamento prima di affrontare la salita. Raggiunta la località Plassa tenere la dx ad un paio di bivi che vi porteranno a costeggiare un campeggio fino ad imboccare la strada sterrata che sale verso il Rifugio Capanna 2000. Da sottolineare che fino al Rifugio Capanna 2000 e sul tratto del Sentiero dei Fiori non è assolutamente possibile trovare acqua, quindi unico riferimento per approvvigionamenti nel primo tratto dell'tinerario, rimane il Rifugio Capanna 2000.
Altimetria relativa al tratto Zambla – San Giovanni Bianco
La pendenza media della salita è abbondantemente superiore al 20%, consideratI i pochi tratti in piano ed il fondo in alcuni punti particolarmente sconnesso, non si tratta di una salita facile. Comunque, coloro che faranno lunghi tratti a spinta come succede al sottoscritto, potranno godere di bellissimi panorami sui monti circostanti: dal Pizzo Arera (m. 2512) al Monte Alben (m. 2019) alla Cima Grem (m. 2049), solo per citarne qualcuno. I primi tratti di sterrata scorrono nel bosco, fino ad uscire allo scoperto dei pascoli nei pressi del Rifugio SABA (m. 1560). Da qui l’itinerario che è in piena esposizione sud, potrebbe diventare particolarmente faticoso nelle ore centrali della giornata. Oltrepassati i ruderi della vecchia stazione sciistica, la strada si impenna con uno strappo non pedalabile, per poi lasciare spazio a tratti più ciclabili sino a giungere al Rifugio Capanna 2000.
Dopo l’eventuale sosta al rifugio, tornate sui vostri passi per qualche centinaio di metri fino al bivio che indica l'inizio del Sentiero dei Fiori. Il Sentiero dei Fiori basso per il Lago Branchino inizia nei pressi di un segnavia a fianco di un edicola in legno. Questo tratto che inizia con una discesa è spesso interrotto da passaggi molto tecnici che i più preparati potranno però divertirsi ad affrontare in sella per poi riservare qualche tratto difficilmente pedalabile.
A fine giugno/luglio è possibile ammirare le fioriture delle varie specie, nel loro periodo migliore. Dopo alcuni saliscendi con qualche tratto a spinta, si giunge nei pressi di una colonnina SOS, oltrepassatela seguendo il sentiero fino a giungere nei pressi del Passo Branchino (m. 1821). Ottima vista sul Lago Branchino, che non dovete raggiungere, ma scendere invece sul versante opposto verso le Baite di Mezzeno; da qui vi aspetta una lunghissima discesa. Dopo un primo tratto tra i prati e l’attraversamento di una valletta, vi troverete a passare proprio sotto il Corno Branchino (sorgente sul sentiero) e poi su sentiero con parecchi ostacoli fino alle Baite di Mezzeno, non senza aver dato qualche colpo di pedale su brevi strappi in salita. Non fatevi distrarre da un bivio a sin. che scende molto ripido su Roncobello. Dalle Baite di Mezzeno raggiungere la strada e scendere verso Capovalle; se non volete rimanere sempre su asfalto, con un po’ di attenzione, si può ancora ritrovare alcuni tratti della vecchia mulattiera che taglia vari tornanti. Raggiunto Capovalle, subito dopo la piazzetta della chiesa a dx, sale una strada asfaltata con indicazione Caprini, breve rampa e poi a sin. passando davanti a una serie di box. Subito dopo la sbarra scendete qualche metro sul sentiero sottostante, e da qui non badando a nessun bivio, proseguite su bellissimo sentiero assolutamente in piano per circa due km. fino a giungere a una cappelletta. Quello che vi aspetta in discesa, è quanto di meglio si possa desiderare per metter alla prova voi e la vostra full. Di fronte alla cappelletta, con segnavia n° 5, parte un sentiero con parecchi ostacoli naturali, sassi e radici molto divertente.
Si oltrepassa in quota l’abitato di Roncobello per poi fiondarsi in discesa su Baresi. Non farsi distogliere dai bivi che incrociate ma seguite sempre la linea di massima pendenza del vostro sentiero. Alcuni tratti di mulattiera a gradoni, se percorsi a velocità sostenuta, metteranno a dura prova le vostre braccia e le sospensioni. Arrivati a Baresi, nei pressi di una fontana, attraversare senza deviazioni fino al termine dell’abitato e poi piegare a sin. Al bivio succ. tenere la dx e puntare verso la chiesa; la mulattiera poi, con un paio di tornanti ripidi e transitando non lontano dalla strada, scende verso Bordogna facendovi giungere sulla strada asfaltata nei pressi di via Case. Da qui risalite la strada 20 m. e prendete a dx; dopo breve tratto asfaltato infilate una scalinata che vi porta in piazzetta di Bordogna. Qui infilate un portale in pietra, che con passaggio stretto e molto caratteristico, porta nei pressi del cimitero. Proseguite sulla mulattiera che scende ad un ponte in ferro, attraversando il torrente su strada sterrata in piano, fino a Cantoni. Oltrepassato Cantoni prima del ponte scendere a sin. in riva al fiume e seguire il sentiero fino al punto in cui un attraversamento con tubi cementati, vi permetterà di guadagnare l’altra sponda, nei pressi del Santuario della Madonna della Coltura.
Dal Santuario salire leggermente e giunti nei pressi dell’ex ferrovia anziché transitare nel sottopassaggio, risalire a sin. un ripido sentiero che vi porterà sul sedime ferroviario. Seguire il sedime ferroviario ( prossima pista ciclabile) fino al termine, nei pressi del ristorante Moral; prendete la statale fino alle gallerie di Camerata Cornello, che possono essere evitate, tenendo sempre la sinistra e transitando sulla ex statale. A fianco dx della chiesa di San Giovanni B. scendete seguendo la scalinata e poi subito a sin. fino ad attraversare il ponte vecchio, costeggiate il Brembo, oltrepassate il palazzetto dello sport fino a giungere al termine della strada da dove inizia la pista ciclabile che, passando per San Pellegrino, vi porterà a Zogno esattamente al punto di partenza.
Attenzione a un paio di interruzioni della pista ciclabile, che vi riporteranno sulla strada; la prima nei pressi dello stabilimento della San Pellegrino dove bisogna prendere una discesa che scende verso il fiume, ed una seconda ad Ambra, dove si attraversa perpendicolarmente la strada della Val Serina per poi piegare verso dx, perché questo tratto di ciclabile si sposta sul lato dx del fiume.
La pendenza media della salita è abbondantemente superiore al 20%, consideratI i pochi tratti in piano ed il fondo in alcuni punti particolarmente sconnesso, non si tratta di una salita facile. Comunque, coloro che faranno lunghi tratti a spinta come succede al sottoscritto, potranno godere di bellissimi panorami sui monti circostanti: dal Pizzo Arera (m. 2512) al Monte Alben (m. 2019) alla Cima Grem (m. 2049), solo per citarne qualcuno. I primi tratti di sterrata scorrono nel bosco, fino ad uscire allo scoperto dei pascoli nei pressi del Rifugio SABA (m. 1560). Da qui l’itinerario che è in piena esposizione sud, potrebbe diventare particolarmente faticoso nelle ore centrali della giornata. Oltrepassati i ruderi della vecchia stazione sciistica, la strada si impenna con uno strappo non pedalabile, per poi lasciare spazio a tratti più ciclabili sino a giungere al Rifugio Capanna 2000.
Dopo l’eventuale sosta al rifugio, tornate sui vostri passi per qualche centinaio di metri fino al bivio che indica l'inizio del Sentiero dei Fiori. Il Sentiero dei Fiori basso per il Lago Branchino inizia nei pressi di un segnavia a fianco di un edicola in legno. Questo tratto che inizia con una discesa è spesso interrotto da passaggi molto tecnici che i più preparati potranno però divertirsi ad affrontare in sella per poi riservare qualche tratto difficilmente pedalabile.
A fine giugno/luglio è possibile ammirare le fioriture delle varie specie, nel loro periodo migliore. Dopo alcuni saliscendi con qualche tratto a spinta, si giunge nei pressi di una colonnina SOS, oltrepassatela seguendo il sentiero fino a giungere nei pressi del Passo Branchino (m. 1821). Ottima vista sul Lago Branchino, che non dovete raggiungere, ma scendere invece sul versante opposto verso le Baite di Mezzeno; da qui vi aspetta una lunghissima discesa. Dopo un primo tratto tra i prati e l’attraversamento di una valletta, vi troverete a passare proprio sotto il Corno Branchino (sorgente sul sentiero) e poi su sentiero con parecchi ostacoli fino alle Baite di Mezzeno, non senza aver dato qualche colpo di pedale su brevi strappi in salita. Non fatevi distrarre da un bivio a sin. che scende molto ripido su Roncobello. Dalle Baite di Mezzeno raggiungere la strada e scendere verso Capovalle; se non volete rimanere sempre su asfalto, con un po’ di attenzione, si può ancora ritrovare alcuni tratti della vecchia mulattiera che taglia vari tornanti. Raggiunto Capovalle, subito dopo la piazzetta della chiesa a dx, sale una strada asfaltata con indicazione Caprini, breve rampa e poi a sin. passando davanti a una serie di box. Subito dopo la sbarra scendete qualche metro sul sentiero sottostante, e da qui non badando a nessun bivio, proseguite su bellissimo sentiero assolutamente in piano per circa due km. fino a giungere a una cappelletta. Quello che vi aspetta in discesa, è quanto di meglio si possa desiderare per metter alla prova voi e la vostra full. Di fronte alla cappelletta, con segnavia n° 5, parte un sentiero con parecchi ostacoli naturali, sassi e radici molto divertente.
Si oltrepassa in quota l’abitato di Roncobello per poi fiondarsi in discesa su Baresi. Non farsi distogliere dai bivi che incrociate ma seguite sempre la linea di massima pendenza del vostro sentiero. Alcuni tratti di mulattiera a gradoni, se percorsi a velocità sostenuta, metteranno a dura prova le vostre braccia e le sospensioni. Arrivati a Baresi, nei pressi di una fontana, attraversare senza deviazioni fino al termine dell’abitato e poi piegare a sin. Al bivio succ. tenere la dx e puntare verso la chiesa; la mulattiera poi, con un paio di tornanti ripidi e transitando non lontano dalla strada, scende verso Bordogna facendovi giungere sulla strada asfaltata nei pressi di via Case. Da qui risalite la strada 20 m. e prendete a dx; dopo breve tratto asfaltato infilate una scalinata che vi porta in piazzetta di Bordogna. Qui infilate un portale in pietra, che con passaggio stretto e molto caratteristico, porta nei pressi del cimitero. Proseguite sulla mulattiera che scende ad un ponte in ferro, attraversando il torrente su strada sterrata in piano, fino a Cantoni. Oltrepassato Cantoni prima del ponte scendere a sin. in riva al fiume e seguire il sentiero fino al punto in cui un attraversamento con tubi cementati, vi permetterà di guadagnare l’altra sponda, nei pressi del Santuario della Madonna della Coltura.
Dal Santuario salire leggermente e giunti nei pressi dell’ex ferrovia anziché transitare nel sottopassaggio, risalire a sin. un ripido sentiero che vi porterà sul sedime ferroviario. Seguire il sedime ferroviario ( prossima pista ciclabile) fino al termine, nei pressi del ristorante Moral; prendete la statale fino alle gallerie di Camerata Cornello, che possono essere evitate, tenendo sempre la sinistra e transitando sulla ex statale. A fianco dx della chiesa di San Giovanni B. scendete seguendo la scalinata e poi subito a sin. fino ad attraversare il ponte vecchio, costeggiate il Brembo, oltrepassate il palazzetto dello sport fino a giungere al termine della strada da dove inizia la pista ciclabile che, passando per San Pellegrino, vi porterà a Zogno esattamente al punto di partenza.
Attenzione a un paio di interruzioni della pista ciclabile, che vi riporteranno sulla strada; la prima nei pressi dello stabilimento della San Pellegrino dove bisogna prendere una discesa che scende verso il fiume, ed una seconda ad Ambra, dove si attraversa perpendicolarmente la strada della Val Serina per poi piegare verso dx, perché questo tratto di ciclabile si sposta sul lato dx del fiume.
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