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Ponte della Lavina (m. 680) - Sorgente Enna (m. 820) - Morterone (m. 1035) - Bolla di Valmana (m. 1460) - Bocca di Grassello (m. 1390) - Piazzoli (m. 1150) - Roncalli (m. 750).
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Kompass 1:50.000 n°105 Lecco – Valle Brembana
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Km 18 ca.
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1000 m. ca.
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4,00 h
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OC+ / OC
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Maggio – Ottobre
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Sentiero Mulattiera
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85 %
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Risalite la Valle Brembana fino a San Giovanni Bianco, prima di uscire dal paese a sin. seguite le indicazioni per la Val Taleggio. Oltrepassato Olda, prendete per Brembilla ed in breve vi troverete sul fondo valle e poi al ponte, detto delle Lavina (m. 680 - Vedeseta), punto di partenza dell’itinerario. Parcheggiate nei pressi del ponte, dove parte una sterrata che dovete seguire e che costeggia il torrente Enna. Presto la sterrata lascia posto ad un sentiero mai troppo agevole, neppure nella stagione estiva, a causa del perdurare dell’umidità. Sarete spesso costretti a scendere dalla bike ma il disagio è ripagato da scorci bellissimi, offerti dalle molte cascatelle formate dal torrente che costeggiate e da attraversamenti su ponti. Oltrepassata la sorgente dell’Acqua Ferruginosa, che merita una breve sosta, risalite fino alla sorgente dell’Enna. Raggiunta l’area pic-nic nei pressi della cascata, vale la pena di parcheggiare le bike e salire sul sentiero molto ripido, per dare un’occhiata alla grotta da cui sbuca il torrente.
Ripartendo dalla sorgente, non vi resta che spingere o caricarvi la bike in spalla per circa 45 min, visto che questo ripido tratto non permette alternative. Si affrontano una serie di tornanti ripidi ai piedi di altissime pareti di roccia, per giungere su un terrazzo naturale che offre un’ottima vista sulla valle appena risalita e sui primi prati di Morterone. Il sentiero in breve si appiana e scende ad un solido ponticello di ferro e legno, che permette di superare il profondo canyon della Rémola. Attraversatelo salendo e costeggiando una seconda valletta che scende dal paesino; risalite ad una cascina e prendete la carrareccia che porta a Monterone (bar trattoria). In questa seconda parte vi saranno di valido aiuto per non perdere il sentiero alcuni segnavia bianchi e rossi. Se avete raggiunto la trattoria, tornate sui vostri passi per un breve tratto su strada asfaltata. Oltrepassate il bivio che scende alla chiesa e cominciate a risalire sino a giungere all’inizio della strada agrosilvopastorale che porta verso la Valle Imagna.
Dopo qualche pezzo cementato la strada torna ad essere sterrata; man mano che salite in quota si aprono vasti panorami, dai Piani di Artavaggio di fronte, alla cima del Resegone sopra di voi. Fate attenzione ad un tornante a dx, dove parte una lunga diagonale in senso opposto; questa è la strada da seguire, che con pendenze poco accentuate vi porta in breve ad un alpeggio da lasciare alla vostra sin. e alla Bolla di Valmana (m. 1460) da lasciare a dx, superando il rilievo di fronte a voi aggirandolo sul sentiero a sin. Proseguite in piano ed in breve il sentiero si sposta sul versante della Valle Imagna; sopra di voi è visibile la croce dello Zuc de Valmana (m. 1544) che gli intrepidi potranno raggiungere a spinta in poco più di 10 min.; per chi prosegue in piano, arrivati nei pressi di una baita si deve risalire, ignorando il sentiero che scende verso Fuipiano. Risalite il breve tratto a spinta ad incrociare a sin, il sentiero che scende dallo Zuc, proseguite su una gippabile che scende verso la Val Taleggio e la Bocca di Grassello; ad un certo punto, dopo alcuni tornanti, la gippabile risale leggermente ed in questo punto a sinistra sono evidenti dei segnavia tracciati sugli alberi, con indicazione Piazzoli.
E’ importante individuare esattamente questa indicazione (di cui trovate la foto nella gallery), per non perdere il sentiero in discesa che vi riporta a valle. Questo sentiero molto divertente che scende nel bosco, è ben segnalato con segnavia bianchi e rossi, ed in breve giunge a Piazzoli e diviene una gippabile sempre abbastanza tecnica. Da Piazzoli, sempre con impegno, si giunge a Roncalli e in breve sulla strada asfalta che porta al Ponte della Lavina.
Ripartendo dalla sorgente, non vi resta che spingere o caricarvi la bike in spalla per circa 45 min, visto che questo ripido tratto non permette alternative. Si affrontano una serie di tornanti ripidi ai piedi di altissime pareti di roccia, per giungere su un terrazzo naturale che offre un’ottima vista sulla valle appena risalita e sui primi prati di Morterone. Il sentiero in breve si appiana e scende ad un solido ponticello di ferro e legno, che permette di superare il profondo canyon della Rémola. Attraversatelo salendo e costeggiando una seconda valletta che scende dal paesino; risalite ad una cascina e prendete la carrareccia che porta a Monterone (bar trattoria). In questa seconda parte vi saranno di valido aiuto per non perdere il sentiero alcuni segnavia bianchi e rossi. Se avete raggiunto la trattoria, tornate sui vostri passi per un breve tratto su strada asfaltata. Oltrepassate il bivio che scende alla chiesa e cominciate a risalire sino a giungere all’inizio della strada agrosilvopastorale che porta verso la Valle Imagna.
Dopo qualche pezzo cementato la strada torna ad essere sterrata; man mano che salite in quota si aprono vasti panorami, dai Piani di Artavaggio di fronte, alla cima del Resegone sopra di voi. Fate attenzione ad un tornante a dx, dove parte una lunga diagonale in senso opposto; questa è la strada da seguire, che con pendenze poco accentuate vi porta in breve ad un alpeggio da lasciare alla vostra sin. e alla Bolla di Valmana (m. 1460) da lasciare a dx, superando il rilievo di fronte a voi aggirandolo sul sentiero a sin. Proseguite in piano ed in breve il sentiero si sposta sul versante della Valle Imagna; sopra di voi è visibile la croce dello Zuc de Valmana (m. 1544) che gli intrepidi potranno raggiungere a spinta in poco più di 10 min.; per chi prosegue in piano, arrivati nei pressi di una baita si deve risalire, ignorando il sentiero che scende verso Fuipiano. Risalite il breve tratto a spinta ad incrociare a sin, il sentiero che scende dallo Zuc, proseguite su una gippabile che scende verso la Val Taleggio e la Bocca di Grassello; ad un certo punto, dopo alcuni tornanti, la gippabile risale leggermente ed in questo punto a sinistra sono evidenti dei segnavia tracciati sugli alberi, con indicazione Piazzoli.
E’ importante individuare esattamente questa indicazione (di cui trovate la foto nella gallery), per non perdere il sentiero in discesa che vi riporta a valle. Questo sentiero molto divertente che scende nel bosco, è ben segnalato con segnavia bianchi e rossi, ed in breve giunge a Piazzoli e diviene una gippabile sempre abbastanza tecnica. Da Piazzoli, sempre con impegno, si giunge a Roncalli e in breve sulla strada asfalta che porta al Ponte della Lavina.
Copyright © 2006 - www.mtbinvalbrembana.it - by Claudio Locatelli